venerdì 21 settembre 2012

Recensione: La mamma dei carabinieri


Cari lettori, torno con una nuova anteprima. Mi scuso subito con l'autore, che ha dovuto aspettare un bel po' per la mia recensione. L'avevo già pronta da tantissimo tempo, ma se devo essere sincera l'avevo persa! Forse l'avevo cancellata per sbaglio dal pc, per questo l'ho dovuta riscrivere.

Vi presento il libro...

LA MAMMA DEI CARABINIERI
AUTORE: Alessio Puleo e Filippo Vitale
EDITORE: Longanesi
PAGINE: 212
PREZZO: 15,00

A Palermo, di fronte alla casa del giudice Borsellino, vive un'anziana donna che sembra uscita dalle pagine di un racconto d'altri tempi. Domenica Lupo, questo il suo nome, da anni assiste i carabinieri che dopo la strage di via d'Amelio piantonano la casa dei familiari del magistrato, e ha stretto con loro un legame così forte da diventare, ai loro occhi, "la mamma" di tutti. Porta il tè, l'acqua, i cornetti, i panini con le "panelle", a qualcuno attacca un bottone o sistema la divisa. Finché un giorno tra quei giovani carabinieri arriva un ragazzo che, incuriosito, decide di scoprire il motivo di tanta dedizione e si fa raccontare la sua storia. E quella che Domenica, detta Mimma, gli narra è una vicenda tanto drammatica quanto vera che appartiene al passato, all'epoca in cui le donne siciliane subivano abusi e violenze, di fronte ai quali dovevano chinare il capo in silenzio. Mimma racconta un amore mai consumato per un giovane brigadiere dell'Arma dei carabinieri, un legame fortissimo che l'accompagnerà tutta la vita, nonostante sia stato calpestato dall'ostilità degli uomini e dalle regole non scritte dell'onore... Una storia straordinaria dall'epilogo sorprendente, che ha commosso tutti quelli che l'hanno conosciuta e che, per l'intensità del messaggio in essa contenuto, merita di essere, come si legge nella Prefazione di Rita Borsellino, "ascoltata, vissuta e tramandata".


“Durante il mio lavoro ho visto per la prima volta la signora Mimma. Portava il cappello dell’Arma e i gradi cuciti sulla giacca, ho capito che era un personaggio speciale con una storia altrettanto speciale”. 

Una storia quasi inverosimile, che sembra essere stata romanzata dalla mente creativa di un autore che ha saputo miscelare suspence, amore e lotte. Ma in realtà questa è soltanto la prima impressione che potrebbe derivare dalla lettura delle pagine ben articolate, con stile semplice e scorrevole, da Alessio Puleo che ha deciso di narrare una storia vera, di far conoscere al mondo una donna, il suo coraggio, la sua determinazione, le sue preoccupazioni, il suo passato tremendo e un suo presente che potremmo definire glorioso.
Con questo libro l'autore ci porta nella Sicilia di qualche decennio passato dove ancora vigevano "onore e rispettabilità" , e in quella di pochi anni fa al momento della strage di Paolo Borsellino, ucciso dalla Mafia, il grande cancro della nostra società, della nostra terra.
Alessio conosce così la giovane donna, protagonista del romanzo, Domenica Lupo che abita di fronte alla casa della famiglia Borsellino costantemente sorvegliata e scortata da squadre organizzate di carabinieri. E anche Alessio ha avuto questo privilegio e come gli altri è stato accudito dalle premure di Mimma, la mamma di tutti i carabinieri, colei che tiene loro compagnia, che offre sostegno, che rifocilla i sorveglianti stanchi.
Alessio si è chiesto, forse come tutti, quale forza indomabile spingesse la donna a tanto: senso del dovere, volontà di contribuire a una giusta causa facendo il proprio piccolo, o cosa?
Così Alessio scopre la vicenda di questa donna che afferma: "La vita è una buffa atleta che va su e giù, dolore, miseria, gioia, amore, io posso dire con tranquillità di aver vissuto tutto questo': ripercorriamo così le strade della Sicilia, passo dopo passo seguiamo con curiosità le esperienze e i pensieri di una semplice donna, innamorata di un carabiniere, quasi sul punto di sposarlo, detratta via da un boss della zona. I ricordi si susseguono, non le sfuggono, è chiaro come ancora una volta l'omertà abbia prevalso sulla verità, come lei abbia dovuto chinare la testa di fronte alla prepotenza, alla malavita siciliana, senza però mai perdere uno sguardo lucido e consapevole.
Una storia commuovente, tragica e edificante, che deve indurci alla riflessione. Un caso editoriale unico che ha saputo conquistare diversi lettori nel giro di pochi giorni con la sua semplicità e la sua verità, una verità spesso taciuta che bisognerebbe avere il coraggio di svelare e rivelare e come dice nella Prefazione di Rita Borsellino, "ascoltata, vissuta e tramandata".


VOTO:


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