mercoledì 3 ottobre 2012

Recensione: Il risveglio del fuoco


IL RISVEGLIO DEL FUOCO

AUTORE: Chiara Cilli
EDITORE: Tabula Fati
PREZZO: 18,00
PAGINE: 272



Cinque Dee, belle in modo assurdo e spaventosamente potenti, insieme al Dio Mas e al Dio Dahan esercitano il loro dominio sulle cinque Terre che compongono Penthànweald, ma la loro litigiosità è tale da rendere impossibile la condivisione di tempi e intenti.
È così che gli Inferi danno vita a una creatura fantastica, la Fanciulla delle Fiamme, che solo nel momento in cui avrà piena consapevolezza della propria forza, potrà decidere di diventare la sovrana assoluta. 
Fino ad allora sarà per tutti l’Erede, avversata ed egualmente temuta, ricercata con ogni mezzo per poter essere eliminata prima di compiere la sua scelta…  Morwen compare a Thera su richiesta di Re Ashiwar. La Dea Lash sta scatenando il putiferio nella Terra degli Uomini e c’è bisogno che la giovane cominci a saldare il suo debito di gratitudine nei confronti del sovrano che l’ha accolta a dispetto della sua pericolosità. Ma lo scambio di favori non è esattamente quello che l’anziano Re si aspettava…





"L'ho trovata, è come si narra.
Corvina, carnagione pallida,corpo perfetto. E i suoi occhi,oh, i suoi occhi! Ferisce con lo sguardo."



Un fantasy inaspettato, con personaggi al di fuori dal comune, una storia in cui si mescolano intrighi, amori, speranze, scelte e percorsi di vita, di morte, di fuoco che divampa e brucia.
Con uno stile semplice ma per niente noioso, ci immergiamo nelle terre di Penthànweald, un tempo immensa terra divisa in otto città dominata da otto diversi Dei che a causa della loro arroganza, del loro potere spropositato, delle loro liti, generarono Lei, Morwen la Regina degli inferi, colei che potrebbe dominare su tutto e su tiutti, assumere su di sè il potere assoluto. Una protagonista diversa dal solito, non inclinata al bene ma spietata e cinica, insensibile e crudele, dotata di una corazza che sembra non poter essere scalfita. Ma l'amore è sempre in agguato, siamo disarmati di fronte ai sentimenti, non abbiamo difese, siamo nudi e vulnerabili: sarà la vicinanza di un giovane, del principe Galadir, a far apparire elementi contrastanti della sua personalità multi sfaccettata. Un amore maturo, poco infantile, che nasce e cattura, che farà provare forti sensazioni ai due personaggi, impegnati nella ricerca dei cinque cristalli, indispensabili per annientare Lash, Dea dei cristalli. Inizia così un viaggio variegato per i due protagonisti, pieno di insidie e pericoli, di Protetti che sono stati incaricati dalle divinità di Uccidere colei che un giorno potrebbe sopprimerli.
Luoghi incantati, creature fantastiche si susseguono nel corso dell'intreccio ben studiato e che apre diverse domande senza alcuna risposta, che si conclude con colpi di scena che ci fanno attendere con ansia il secondo volume. Una lettura facile, fresca eppure accattivante.


"Galadir non riusciva più a resistere. Voleva guardarla, sentire su di sè i suoi diamanti rosa. E fu allora che cedette. Morwen era così bella, la sua schiena così sensuale. Pensare che non avrebbe più potuto scottarsi toccando la sua pelle lo faceva impazzire"



Ciao Chiara, grazie prima di tutto per avermi mandato il libro e scusa del ritardo. Parlaci un po' di te e della tua vita.

Ciao, Ezio, e grazie a te per aver accettato di recensire il mio romanzo d’esordio e avermi invitata sul tuo blog. Un caloroso saluto anche a tutti gli utenti! Mi chiamo Chiara, ho ventun anni e vivo a Pescara. Ho praticato equitazione a livello agonistico per dieci anni e sono diplomata come estetista specializzata, ma attualmente sono scrittrice a tempo pieno. Adoro leggere, ascoltare musica e guardare film, da cui traggo molta ispirazione.


Che significato dai alla scrittura? A un libro?

La scrittura è la mia vita. Scrivo per essere felice e se non potessi farlo… sarebbe come strapparmi l’anima e lasciarmi in vita per pura crudeltà, vuota, distrutta. È capitato che l’esistenza che stavo intraprendendo non avesse spazio per la scrittura, e ho avuto un crollo emotivo di dimensioni bibliche. Ancora oggi, se per caso non riesco a mettermi al computer durante la giornata, sono irritabile e mi sento incompleta. Un libro è tutto per me, mi aiuta ad andare avanti, mi fa vivere esperienze che non mi capiteranno mai. Un libro è il mio sogno privato, il mio mondo.


Diversi sono i generi letterari: come mai hai scelto il fantasy?

Perché all’epoca ero sotto l’influsso di Christopher Paolini e del suo Eragon. Ero rimasta affascinata da questi mondi fantastici, dalla magia e dalle creature che popolavano quelle terre. Fin da piccola sono sempre stata attratta dalla mitologia, e penso che cadere nella trappola del fantasy sia stato inevitabile per una sognatrice come me.


Parlaci del tuo libro e della saga che tutti aspettiamo con ansia.

È la storia di Morwen, Erede al trono degli Inferi, generata dalle fiamme di questo Regno per dominare su tutto e su tutti. È destinata a divenire la Dea degli Dèi e, per impedire che ciò avvenga, le divinità di Penthànweald (il mondo immaginario in cui si svolge la vicenda) hanno incaricato i loro Protetti (persone dotate di una parte del potere del loro rispettivo Dio) di trovarla e ucciderla. Ancora indecisa se salire al trono o no, Morwen è costretta a nascondersi nella Terra degli Uomini con Hurrichein, il suo Cavallo Alato Nero e Signore degli Inferi. È qui che incontra colui che è destinato a cambiare per sempre la sua vita: il Principe Galadir.

Non voglio scendere nei dettagli per non incappare in qualche spoiler senza nemmeno rendermene conto, ma posso dire che nei prossimi libri sarà un susseguirsi di eventi che porteranno sempre più vicino quell’oscuro passato da cui Morwen sta cercando di fuggire. Coloro che finora sono rimasti nel buio faranno il loro ingresso in campo e le battaglie che verranno saranno cruenti e sanguinose. Il dramma è come un’ombra che segue i protagonisti e nulla sarà mai semplice. La passione sarà sempre accompagnata dal dolore e quando il fuoco sembrerà essersi spento, allora tutto andrà a rotoli… o forse no. 

Morwen: a cosa ti sei ispirata? Come l'hai creata?

Morwen nasce dal mio amore assoluto per il lato oscuro di un personaggio. Volevo una protagonista diversa dalle altre, forte, crudele, che gli uomini guardassero con terrore e lascivia al contempo. Per lei mi sono ispirata a una donna che venero sin da quando ero bambina, ovvero Milla Jovovich: la vidi per la prima volta nel film Il quinto elemento e ne rimasi ammaliata, tanto da sceglierla come volto per la mia Morwen. Guardando lei, riesco a vedere il mio personaggio prendere vita, perché (sembra assurdo, lo so) per me Milla interpreta Morwen anche fuori dal grande schermo. Non posso farci niente, per me è lei!


Facendo finta di poter dialogare con uno dei personaggi a chi ti rivolgeresti e che cosa diresti?

Questa è facile! A Galadir. Al Principe arrogante più simpatico e mozzafiato di tutta Penthànweald. Gli direi che senza di lui non ce l’avrei mai fatta, e nemmeno Morwen. È lui il pilastro dell’intera storia. Gli direi che mi dispiace (lui sa per cosa) ma era necessario per farlo entrare in scena (lui sa chi). Gli direi grazie all’infinito per tutte le volte che mi ha fatto morire dalle risate ed è riuscito a far ridere anche Morwen. Gli direi di non lamentarsi troppo, perché ‘il moccioso’ (lui sa a chi mi riferisco) ha scelto di restare dov’è, quindi niente più interruzioni sul più bello. E infine gli direi che è lui, fin dall’inizio è sempre stato lui.


Raccontaci l'iter di questo grande viaggio che è la scrittura di un libro.
Be’, posso parlare del mio iter, perché penso che ogni scrittore abbia un modus operandi diverso dall’altro. Il mio consiste nel prendere un bel quaderno e scrivere: titolo della serie, titolo del primo libro, elenco personaggi e i volti che mi ispireranno, elenco dei luoghi, trama e timeline. Quest’ultima è la più difficile da stilare, perché bisogna già avere in mente tutto quello che accadrà e riportarlo; poi si sviluppano i vari punti. Per i dialoghi è tutta un’altra faccenda: io, ad esempio, comincio a parlare da sola per sentire come suonano le battute e quando ho qualcuno della mia famiglia vicino mi prendono per pazza! E le scene di combattimento? Piazzarsi in salotto e provare le coreografie da far eseguire al personaggio è davvero divertente (questo però lo faccio solo quando sono sola in casa!). Oppure si può andare a braccio, come sto facendo con uno dei romanzi che sto scrivendo, senza sapere dove si andrà a finire. A voi la scelta!

Come procede la stesura del seguito?

L’intera saga de La Regina degli Inferi è già conclusa da moltissimo tempo, così come la saga sequel. Il seguito di questo libro si intitolerà Prigionia Mortale. Stiamo ancora lavorando con l’editor, ma confidiamo di riuscire a pubblicarlo prima di Natale. Siete pronti per Deshre?



Ti ringrazio ancora per avermi ospitata e concesso questa intervista, Ezio. Spero di risentirti presto per parlare del nuovo romanzo, sperando che susciti in te le stesse emozioni del primo. Un affettuoso arrivederci a tutti gli utenti del blog!


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