mercoledì 28 novembre 2012

Recensione: Altèra

Ecco la recensione del secondo volume della saga I guerrieri d'argento, di cui ho già parlato recensendo il primo volume qui: I guerrieri d'argento( volume 1)

ALTÈRA

AUTORE: Elvio Ravasio 
EDITORE: GDS
PAGINE: 226
PREZZO: 13,50

Continuano le avventure di Nayla, Elamar e Gotland, eventi remoti si ripercuotono sul presente. Le lande di Arìshtar affrontano un pericolo che credevano dimenticato e i tre ragazzi si trovano a combatterlo. L’antica città di Altèra sospesa in un’altra dimensione a seguito di un antico e potente incantesimo vuole riemergere con tutte le sue forze, al suo interno il male cresce e si espande. I protagonisti vengono divisi, catturati, sottoposti a prove terribili, la loro amicizia verrà messa in discussione e la loro anima soggiogata. Dovranno imparare la differenza tra rabbia e clemenza. Dalle terre sconosciute nuove popolazioni verranno in loro aiuto, gli eleuriani abbandoneranno il loro eremo di pace e si uniranno all’esercito. Poteri devastanti entreranno in gioco, antichi rancori riemergeranno, gli elementi avranno un nuovo padrone. Il confine tra forza e pazzia verrà oltrepassato, draghi, magia e coraggio contrasteranno il potente nemico.



Una nuova battaglia sta per attendere i nostri eroi. 
Un antico mondo sta per ritornare alla luce.
Minacce occultate prenderanno il sopravvento. Basterà la forza e il coraggio dei nostri eroi?

Letto nel giro di un giorno, sono rimasto abbastanza soddisfatto di questo secondo volume. Molto spesso le saghe hanno il difetto di diventare,man mano che si prosegue nella creazione di altri volumi, noiose e ripetitive e invece l'autore è stato in grado di presentarci con gli stessi personaggi e gli stessi luoghi, una nuova avventura dove non mancheranno i colpi di scena, i tradimenti, dove amicizie e odio si mescoleranno, dove non sarà più distinguibile la linea di divisione tra buoni e cattivi e il dubbio si impadronirà di voi. Un'antica minaccia, un potere oscuro racchiuso ere prima in una ampolla sta per ritornare e questo non metterà a repentaglio soltanto la vita delle lande, ma soprattutto quella dei nostri ragazzi che si troveranno divisi, spaesati, privi di certezze. Elamar in particolare è il personaggio che dovrà affrontare diverse prove: perdite, rivelazioni, la nascita di un nuovo potere in lui, un potere che, in caso di follia assetata, potrebbe portare morte e distruzione, in particolare se un dolore che bisognerà sopportare per l'eterno è pronto a marchiarlo..
Il volume è ricco di diversi avvenimenti che sconvolgeranno il mondo che avevamo conosciuto precedentemente destabilizzandoci e facendoci quasi perdere i sensi per un attimo se anche noi, come Elamar, ci siamo legati a diversi personaggi e a verità che verranno scardinate. Tutto procede in modo incalzante e dinamico: i nostri eroi avvertono delle minacce, dei presagi oscuri e nel giro di poco il loro compito sarà nuovamente quello di mostrarsi coraggiosi e di mettere a repentaglio la loro vita.. Ma se improvvisamente non ci fosse più nulla cui aggrapparsi? Se la follia prendesse il sopravvento? Se poteri smisurati potessero annebbiare le menti e far perdere lucidità? 
Due eserciti, due forze contrapposte, nuove minacce e sortilegi, antiche battaglie torneranno per l'ultima volta in una battaglia che nelle ultime pagine vi lascerà senza parole, lasciandovi anche un po' di amaro in bocca e la speranza che molto possa essere spiegato o "risolto" in un terzo volume della saga.

"Tutto questo aveva avuto inizio ere or sono, per preservare la pace e ora, in questo luogo dimenticato nelle terre sconosciute, si sarebbe consumata una battaglia per la vita di dimensioni apocalittiche. Per la sopravvivenza, per la salvezza:sarebbe stata la fine o un nuovo inizio, ma ci sarebbe stato un solo vincitore, Nessun prigioniero, nessuna indulgenza, nessuna resa"


Interessanti anche i nuovi personaggi che vengono introdotti e che non avevano mai avuto spazio nel primo libro, tra cui la regina Elja e la figlia Alyan che scopriremo essere molto, molto vicini a Nayla che per gran parte del libro sarà un personaggio che non potrà far molto per capovolgere le sorti delle lande, ma che assumerà un ruolo importantissimo alla fine. Lo stesso vale per Gotland che viene messo da parte attraverso uno stratagemma: tutta l'attenzione sarà rivolta a Elamar, il nostro eroe che dovrà fare prima i conti con sè stesso e la sua rabbia. 

"Hai ragione forse non ci sarà mai fine alle guerre, ma non ha importanza  importante è il motivo per cui si lotta; importante è quello in cui si crede;importanti sono le persone che amiamo e per le quali moriremmo  Quello che proviamo per loro incrementa la nostra forza e questo è il nostro vero potere"

Unico piccolo appunto riguardo le ultime tre pagine: gli eventi avvengono precipitosamente nel giro di tre pagine e forse sarebbe stato necessario un piccolo rallentamento. Ma forse tutto sarà funzionale al seguito dove si spera il finale "inconcluso" possa trovare una felice sistemazione.


VOTO:



E voi avete letto questo volume? E il primo?



















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