domenica 7 luglio 2013

Premio Strega 2013, vince Walter Siti con "Resistere non serve a niente"

Buona Domenica followers, oggi avendo un po' di tempo a disposizione ne approfitto per pubblicarvi un post del Premio Strega 2013, che si è concluso il 4 Luglio nel consueto scenario del Ninfeo di Villa Giulia.

E' stato proclamato vincitore Walter Siti, che nella cinquina dei finalisti era secondo, ma è riuscito a sbaragliare la concorrenza con ben 165 voti,  aggiudicandosi la vittoria del Premio Strega 2013 con il libro Resistere non serve a niente (Rizzoli).
Si è aggiudicato il secondo posto Alessandro Perissinotto con Le colpe dei padri (Piemme), 78 voti. Soltanto un voto in più di Paolo Di Paolo con Madami tanta vita (Feltrinelli), 77 voti. Seguito da Romana Petri con Figli dello stesso padre (Longanesi). Ultima Simona Sparaco con Nessuno sa di noi (Giunti), 26 voti.

"Non dedico il premio a nessuno in particolare. Ci sono persone a cui tengo e spero il libro sia stato scritto per loro"  sono queste le parole di Walter Siti, dopo essere stato proclamato vincitore.

Grande assente al Ninfeo il nuovo sindaco di Roma Ignazio Marino, presente invece l'ex sindaco Gianni Alemanno, che è venuto a votare e poi si è seduto al tavolo della casa editrice Pm (Gruppo Mondadori). Vicino al tavolo Rizzoli anche l'ex sindaco Francesco Rutelli, abbronzatissimo, con la moglie Barbara Palombelli. Al tavolo Rcs, Paolo Mieli, Cesare Romiti e a quello della Longanesi il presidente amministratore delegato del gruppo Gems, Stefano Mauri e Giacomo Marramao. Grande assente, nonostante quest'anno abbia un suo autore in cinquina, Inge Feltrinelli che ha sempre animato con la sua presenza le serate del Premio Strega. Tra i tavoli a salutare gli amici anche Stefano Rodotà e Antonio Padellaro.

Walter Siti, il vincitore, poco prima dell'apertura dello spoglio aveva sottolineato: «Mi sono dato perdente già da ieri. È una bella tattica per restare tranquillo. Un esercizio zen. Tutto quello che viene è in più. Ho pregato fin dall'inizio il mio editore di non informarmi e di tenermi fuori dai meccanismi del premio perchè mi rendeva ansioso». Mentre Romana Petri già in passato in cinquina dello Strega sottolinea che «questo non è un premio per donne nè giovani nè vecchie. È dura, fate il calcolo: considerate il numero degli Strega e vedrete quante donne hanno vinto. È anche un premio dove non si cambia quasi mai l'editore vincente».
Difende invece lo Strega lo scrittore Francesco Piccolo che i rumors degli ultimi giorni davano già per vincitore dell'edizione 2014 dello Strega, che ironizza: «Se mi danno quest'anno il premio sono contento. Sto lavorando al nuovo libro ma non vuol dire nulla. Sono sempre stato tra quelli che non criticano l'atmosfera dello Strega, è come andare ad una grande festa».

Ma adesso voglio presentarvi il libro vincitore...

RESISTERE NON SERVE A NIENTE


AUTORE: Walter Siti
EDITORE: Rizzoli
PAGINE: 316
PREZZO: 17,00







Molte inchieste ci hanno parlato della famosa “zona grigia” tra criminalità e finanza, fatta di banchieri accondiscendenti, broker senza scrupoli, politici corrotti, malavitosi di seconda generazione laureati in Scienze economiche e ricevuti negli ambienti più lussuosi e insospettabili. Ma è difficile dar loro un volto, immaginarli nella vita quotidiana. Walter Siti, col suo stile mimetico e complice, sfrutta le risorse della letteratura per offrirci un ritratto ravvicinato di Tommaso: ex ragazzo obeso, matematico mancato e giocoliere della finanza; tutt’altro che privo di buoni sentimenti, forte di un edipo irrisolto e di inconfessabili frequentazioni. Intorno a lui si muove un mondo dove il denaro comanda e deforma; dove il possesso è l’unico criterio di valore, il corpo è moneta e la violenza un vantaggio commerciale. Conosciamo un’olgettina intelligente e una scrittrice impegnata, un sereno delinquente di borgata e un mafioso internazionale che interpreta la propria leadership come una missione. Un mondo dove soldi sporchi e puliti si confondono in un groviglio inestricabile, mentre la stessa distinzione tra bene e male appare incerta e velleitaria. Proseguendo nell’indagine narrativa sulle mutazioni profonde della contemporaneità, sulle vischiosità ossessive e invisibili dietro le emergenze chiassose della cronaca, Siti prefigura un aldilà della democrazia: un inferno contro natura che chiede di essere guardato e sofferto con lucidità prima di essere (forse e radicalmente) negato.


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