giovedì 16 aprile 2015

La settimana dell'emergente: un libro in vetrina

Buongiorno carissimi lettori, continua il nostro evento dedicato al mondo dei giovani scrittori e delle case editrici esordienti! 



Oggi, dopo aver parlato del lavoro di agente letterario e dell'iter di pubblicazione, affrontiamo una problematica evidente, legata maggiormente all'aspetto commerciale: come far aumentare la visibilità di un libro? Come ampliare il seguito di lettori? Come tentare di diffondere e imprimere il titolo, la trama, la copertina, attirando e consegnando a più menti il proprio lavoro? Tutti gli agenti letterari, quelli più seri e più dediti al loro lavoro, dedicano buona parte del loro tempo a pubblicizzare un nuovo romanzo con la speranza di dargli spazio in un numero maggiore di librerie ( e probabilmente di ricavare più entrate mentre agli scrittori interesserebbe semplicemente una maggiore visuale). Questo è di certo un problema che riguarda soprattutto chi decide di pubblicare autonomamente o tramite una piccola/media casa editrice.
Quali sono gli strumenti più adottati? Quali potrebbero essere ottimi espedienti?
In un epoca tecnologica e "social" come la nostra, uno dei primi e immediati mezzi di comunicazione sono le piattaforme virtuali, ove con tale termine intendiamo non soltanto i social network, ma anche i forum, i siti e i blog letterari. Proprio ai blogger viene spesso richiesta la promozione del proprio libro, una piccola finestra sul web che permetta di farsi conoscere e magari incuriosire il lettore: se lo scrittore deve reggersi infatti su un equilibrio di insicurezze e autostima per presentare al mondo il proprio lavoro, non deve, in maniera sfrontata e quasi autoritaria, richiedere, anzi pretendere, la pubblicizzazione in un blog piuttosto che in un altro (mi è capitato, e molti blogger saranno in questo d'accordo essendo un'esperienza comune, che arrivino email in cui un autore non richiede informazioni o cerca di capire se il destinatario possa essere interessato bensì invia direttamente tutto il materiale necessario giusto con qualche parola di cortesia).
Sempre al mondo virtuale appartengono i fatidici book-trailer, un' alternanza di immagini e frasi, accompagnate da un sottofondo musicale, che hanno un semplice scopo: non devono piacere per forza, non devono essere perfetti, gli strumenti non devono essere pertinenti... devono incuriosire, suscitare scalpore, devono far correre il pubblico a leggere almeno la trama, devono evocare ma non svelare, devono far sbirciare dal buco della serratura ma non andare oltre. In quanto alla durata è preferibile che il filmato duri poco, sia scattante e incalzante, non noioso e ripetitivo: solo così il lettore lo guarderà nell'insieme senza saltare minuti intermedi. Ma, altro espediente che potrebbe destare particolarmente curiosità, è permettere ai lettori di scaricare un estratto, o addirittura alcuni capitoli, in modo tale da far avvicinare senza troppe pretese i lettori e far decidere loro se continuare o meno il viaggio tra quelle pagine e parole di inchiostro. Cari scrittori lasciate trapelare anche in questo caso piccole gocce tanto quanto basta a suscitare fame e appetito nei vostri lettori: scegliete un estratto caratteristico della storia, che metta in risalto aspetti salienti ma che sia contemporaneamente lasciato in sospeso, metà alla luce del sole, metà nascosto nell'ombra.
Internet, e tutto il mondo a esso connesso, sembra quindi essere uno degli strumenti più variegati e flessibili. Ma ciò che rimane uno dei metodi migliori, è un modesto parere, è la diretta presentazione del proprio romanzo all'interno delle librerie, piccole e grandi, dei caffè letterari, delle sale di presentazione delle remote cittadine e delle metropoli; i lettori avranno la possibilità di avere un contatto repentino con la storia e i personaggi.. e voi avrete la possibilità di parlare, in maniera quasi commossa, del libro e , attraverso questo, di voi stessi. E probabilmente proprio in questo troverete la massima soddisfazione. Perseguite non la logica del commercio o degli introiti, ma voi stessi, i vostri sogni che prendono contatto con la realtà, quel legame con una storia che prima era soltanto vostra e adesso diviene condivisa.


Che ne pensate? Quale metodo utilizzate voi? 
Quale credete sia il migliore?


1 commento:

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