lunedì 7 dicembre 2015

Blogtour "Destini Incrociati": 12 tappa



Buongiorno carissimi lettori! Oggi siamo felici di ospitare il blog "Le tazzine di Yoko" per il blogtour dedicato all'antologia che hanno creato da qualche mese: Destini incrociati
Siamo felicissimi che il blog abbia pensato di affidarci una tappa e speriamo che questa antologia possa portare fortuna a tutti i partecipanti e, speriamo, futuri scrittori ^^
A noi è stato affidato il brano "Sadie" e devo ammettere che, per un appassionato come me di mitologia greca e fantasy, non poteva esserci scelta migliore! Ringrazio ancora il blog per questa fantastica opportunità nella speranza di aver fatto un lavoro gradito :P

DESTINI INCROCIATI

 266 pp. | € 2,68 (ebook) | €11,99 (cartaceo)
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Tredici racconti originali ed emozionanti, ciascuno con la sua particolarità e il suo fascino, riuniti in una unica raccolta, che esplora il lato fantasioso, romantico, misterioso, passionale, ironico e paranormale di promettenti autori italiani, vincitori alla prima edizione del concorso letterario Emozioni in Tazza. Lasciatevi conquistare dalle loro storie e godetevi il meglio dei generi fantasy, romance, fantascienza, urban e paranormal in un sola variegata antologia. Un bellissimo e pericoloso demone del vento. Un vaso di Pandora da richiudere. Una volpe dal pelo argenteo che assume forma umana. Un amore mitologico che trascende il tempo. Un ragazzo che finisce nell’Aldilà. Un alieno e il suo improbabile alleato. Un sordomuto segretamente innamorato di una ballerina. Una ragazza malata che parla con uno spirito. Una passione tra una barista e un cliente dal mestiere insolito. Una cacciatrice di creature demoniache. Un abito magico, un drago e una principessa da salvare. Una travagliata storia d’amore tra un capitano e una nobildonna. Una leggenda che diventa realtà.

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“Tutt’intorno si mostrava un paesaggio marcio, privo di ogni colore che non rasentasse il grigio. Sembrava che la vita fosse svanita, risucchiata o seccata dal male del vaso di Pandora”

Una reinterpretazione in chiave moderna di uno dei miti più conosciuti e emblematici della mitologia greca. Il vaso di Pandora si erge da secoli a simbolo della parte oscura della notte, del doppio uomo-mostro, della figura del male nelle sue forme astratte e personificate. E adesso, in questo racconto, il male, che il vaso contiene e sigilla nella speranza che nessuno lo apra, trova voce nella figura di mostri alati che hanno trasformato il mondo in uno scenario tipico del periodo post-apocalittico con le sue macerie, la sua degradazione, la sua paura e il suo velo ingrigito che sembra coprire la realtà, o gli occhi di chi la guarda. 
Non un eroe emblematico a difesa dei pochi superstiti, nessuna divinità protettrice, l’Olimpo rimane ormai uno scenario tipico della cultura greca e sostituito qui dalla contemporaneità e dalla fragile ma coraggiosa figura di una bambina, causa del male e riparatrice in vista del bene.
Sadie. Proprio lei è la protagonista del racconto che gira intorno a un mini-viaggio nel tentativo di raggiungere la fortezza dei “mostri” e di chiudere nuovamente tutto il male fuoriuscito, che sembra infinito, senza confini, potente e destinato a regnare in eterno senza via di uscita.
Ma gli eroi sono tali proprio perché sanno quale sia il prezzo da pagare e lo sa bene Sadie che continua a avanzare senza timore ma con determinazione e tenacia.
È lei la chiave, continua a ripetersi. Soltanto chi ha aperto il vaso può richiuderlo. Un po’ come soltanto chi ha arrecato una ferita, puoi risanarla.
Si leggono, durante il percorso, frammenti di vita, lasciati un po’ in sospeso, vengono aperte porte che il lettore può oltrepassare solo con la propria immaginazione. Durante la scalata verso l’obiettivo finale, non sono gli arbusti o il terreno insidioso i compagni della giovane eroina ma un uomo, Steve, accompagnato da un dolore vivo che può finalmente essere condiviso.
Tra i due personaggi si viene a creare in poche pagine una forte complicità fatta di frasi spezzate, sguardi, riflessioni e sentimenti che vacillano sulla porta dell’anima. Fino al finale dove la vita vince, dando luce, donando ancora una volta.
Uno stile semplice è quello che viene utilizzato dall’autore, a tratti forse un po’ immaturo ma ricco di potenziale così come lo sono i personaggi che maggiormente approfonditi risplenderebbero di bellezza maggiore. 

INTERVISTA ALL'AUTORE
MATTIA SANTATO

-Quando è nata la tua passione per la scrittura? Ricordi la tua prima creazione?
Innanzitutto ciao Ezio e grazie moltissimo per avermi ospitato sul tuo blog!

La passione per la scrittura, sebbene molto ma molto nascosta, c’era già da tempo. Non c’ho mai dato troppa importanza perché all'epoca, il primo barlume è comparso a 13 anni all'incirca, scrivevo semplici temi per la scuola. Nei vari lavori che mi sarebbero piaciuti fare da grande, non era mai apparsa l’idea di fare lo scrittore e più volte mi rammarico di non averci pensato su quel banco di scuola scomodo e troppo alto. Si potrebbe dire che l’inizio sia stato nel 2012, quando dopo uno di quei sogni talmente vividi (e decisamente nonsense) da lasciarti il segno tutto il giorno, m’era rimasta impressa una bambina dai capelli biondissimi e gli occhi azzurri. Anche dopo avermi svegliato avevo addosso ancora la sua presenza, perciò decisi di scrivere quel sogno per non dimenticarlo. Giorni dopo però, non so bene cosa mi sia scattato, ho pensato che sarebbe stato bello scrivere una storia con questa ragazzina. Da lì è nato il mio primo romanzo. 

-Ricordi la tua prima creazione?
In verità non sono certo di quale sia stata la mia primissima creazione, ricordo due storie scritte sempre alle medie: in una dovevo partire dall'incipit di Jack e il fagiolo magico e scrivere a modo mio cosa successe una volta che raggiunse la vetta della maestosa pianta. Credo di essere partito bene, senz'altro, poi però mi sono fatto un po’ troppo prendere dalla fantasia e ho scritto una cosa bislacca con protagoniste delle nuvole dagli effetti lassativi. Inutile dire che avevo palesemente sforato di tema, ma sorpreso la professoressa talmente tanto che la lesse ad alta voce in classe, complimentandosi per la storia ma dandomi comunque l’insufficienza.
Il secondo testo invece era stato forse il mio primissimo scritto fantasy. Reduce dall'uscita di Vanhelsing in sala, scrissi un tema con vampiri e licantropi, con tanto di battaglia finale tra le due specie dannate. Non ricordo molto la storia, ma avevo messo un tizio mezzo indiana Jones/mezzo Vanhelsing, che doveva risalire a delle morti sospette. Anche qui la prof era rimasta sorpresa e nel giorno delle consegne mi chiese se avessi copiato da qualche parte, io le dissi sinceramente che avevo solo preso spunto nel finale ma lei non mi credete e lo etichettò come una copia.
Desidererei avere ancora quegli scritti per vedere quanto la mia mente fosse malata a quei tempi, giusto per farmi due risate.

-Hai qualche ulteriore progetto avviato? Un romanzo nel cassetto?
Di progetti ne ho degli armadi pieni, manca solo il tempo per realizzarli! Attualmente sono due quelli attivi: la totale riscrittura del mio romanzo (quello citato sopra), Dark Rousing, primo capitolo di una trilogia fantasy con venature dark. Il protagonista è Zack Stone, giovane ex membro dell’Ordine dei Cacciatori, che si riscopre alla ricerca di un’antica profezia desiderata anche da Drake, il capo dei vampiri. Zack deciderà di spingersi oltre, ignaro però delle conseguenze della sua scelta. Desterà qualcosa di antico, celato dentro di lui e da quel preciso momento la sua vita prenderà un corso inaspettato, pericoloso e incontrollabile. In tutto questo si ritroverà a collaborare con Sarah Page (ecco la ragazzina del sogno), anch'essa abile cacciatrice e addestrata dalla madre morta per mano di un succhiasangue. Nel corso della storia capiranno che tra di loro c’è un filo che li lega, che li aveva fatti incontrare anni prima e che di nuovo torna a riavvicinarli.
L’altro progetto è un romanzo breve dove si ripercorre dagli esordi la vita di Adam, un bambino in grado di controllare la temperatura, e la sua crescita con questo particolare potere. L’ultimo progetto grosso che devo ancora avviare è un nuovo romanzo con protagonista un angelo rifiutato dal cielo e costretto a vivere come un reietto passando di città in città, con una madre che lo vuole catturare per sottoporlo ad esperimenti e un’entità che lo segue passando attraverso il tempo.

Poi ci sono altri piccoli progetti di racconti in cantiere, la voglia di fare un libro illustrato e un altro a quattro mani. Insomma, tanta roba! Per gestire tutto tengo chi mi vuole seguire in aggiornamento tramite la mia pagina facebook Zack Hope, dove posto info sui progetti, spam vario e link di racconti sparsi in vari forum, tra cui il Writer’s Dream, Meetale e The incipit.


-Andiamo al brano dell’antologia. Cosa ne pensi di questa opportunità e della blogsfera nonché del blog promotore “Le tazzine di Yoko”?
Senz'altro è un’opportunità che speravo da tempo, vedere un mio racconto in un’antologia per di più anche cartacea, be’, è stata un’enorme sorpresa. Devo ringraziare moltissimo le ragazze del blog, Yoko, Chiara e Valeria, per il loro impegno in questo progetto e per aver incluso anche Sadie in esso. Un grazie di cuore! Posso dire con certezza che sono fiero di far parte della loro antologia e spero che Le tazzine di Yoko possa avere ancora più successo di quel che già ha.

-Che significato attribuisci alla tua storia?
Un tema che amo molto è la possibilità di poter cambiare sempre le cose, che tutto non è mai perduto per sempre. Con Sadie è stato così, una ragazzina che nonostante quello che ha vissuto trova il modo di non cedere e combattere. Ecco, forse è questo il significato della storia, combattere sempre per ciò che si desidera e mai arrendersi. 

-Hai tratto idea da un mito greco reinterpretandolo in chiave fantasy. Quando e come è nata l’idea? Ti senti più affine a questo genere?
Ero e sono tutt'ora,  in piena ossessione per il genere post-apocalittico. Quando ho visto con quali si poteva partecipare ho puntato subito sull'apocalittico, ma mi serviva una storia che mi piacesse (ci metto molto a sceglierle perché non mi va mai bene nulla, sono molto autocritico). Così ho discusso con una mia cara amica per trovare un’idea che mi piacesse e devo dire che ha portato molta pazienza perché non me ne andava bene una. Dopo aver scartato numerose idee è saltato fuori il vaso al vaso e Sadie. Un mondo annerito e essiccato dalle creature uscite dalla reliquia, distrutto e segnato dalla morte, costretto a combattere per non scomparire. In tutto questo una ragazzina e un uomo, i soli così pazzi per poter credere di fermare il degrado prima che lui fermi loro. Sì, ho pensato, potrebbe funzionare.

In quanto al genere fantasy sì, mi sento molto affine perché di mio sono una persona che ama la fantasia in ogni sua forma, sebbene non prediligo molto il fantasy classico con elfi, orchi e nani. La maggior parte degli scritti che ho pubblicato sui forum sono di genere fantasy, o hanno sempre qualcosa che li lega a esso. Penso che non smetterò mai di attingere a questa corrente perché ormai mi ha plagiato e ne sono pure felice.

-Nella società contemporanea cosa nasconde il vaso di Pandora? E come si potrebbe chiuderlo?
Penso che il nostro vaso di pandora sia già stato aperto molte volte e mai richiuso completamente, vedi le numerose guerre, i genocidi, i campi di concentramento e molto alto. Anche l’attentato a Parigi è un chiaro segno che il mondo sta collassando sotto il male proveniente dal vaso, il problema è che lo stesso vaso siamo noi stessi.

Chiuderlo non è per nulla facile e non ho idea di come si potrebbe fare ormai, ma spero sempre che un giorno qualcuno riesca ad avvicinarsi talmente tanto da poterlo afferrare, ricacciandoci dentro il male chiudendo il coperchio una volta per tutte.

BLOGTOUR

L’ultima tappa del blog tour ospiterà l’estrazione di quattro fortunati vincitori che si vedranno arrivare a casa una copia dell’antologia Destini Incrociati, in palio due copie cartacee e due digitali. Partecipare al giveaway è semplice, vi basterà compilare il form sottostante indicando:
  • Se avete commentato una o più tappe del blogtour, riceverete un +2 per ogni blog che avete visitato lasciando un segno di voi. Il form vi permetterà di dichiarare un commento ogni 24 ore, prima dell’estrazione andremo a controllare i commenti effettivi quindi non barate =P 
  • Se siete lettori fissi dei blog partecipanti potrete inoltre portarvi a casa un +5.
blog partecipanti

Il prossimo appuntamento è il 13 Dicembre su Lily's bookmark!




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