martedì 6 settembre 2016

Recensione: Miss Peregrine , la casa dei ragazzi speciali

Buongiorno carissimi lettori! Ormai l'estate è ufficialmente finita... ahimè! Ma ci aspetta un nuovo anno ricco di tante letture :P Intanto, durante le ultime giornate passate al mare, ho finito di leggere il romanzo di Riggs in attesa del film di Tim Burton (che vedrò assolutamente al cinema).


MISS PEREGRINE
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Rizzoli | 382 pp. | €18,00

Quali mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista? Oppure sono qualcosa d'altro, e di tuttora presente, in grado di colpire ancora? Quando la tragedia si abbatte sulla sua famiglia, Jacob decide di attraversare l'oceano per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri piccoli orfani scampati all'orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e dei detriti di vite lontane, Jacob potrà stabilire se i ricordi del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, erano solo invenzioni buone a turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, contenevano almeno un granello di verità, come sembra testimoniare la strana collezione di fotografie d'epoca che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle fotografie ingiallite, bizzarre e non di rado inquietanti, fossero davvero, come il nonno sosteneva, speciali, dotati di poteri straordinari, forse pericolosi?



Amate i libri e loro vi ripagheranno. C'è forse miglior ricompensa se non una storia che ti assorbe completamente trasportandoti tra le sue pagine, in un mondo completamente diverso e lontano? Chiudi gli occhi, dimenticati completamente di te stesso, lasciati trasportare. Aprili. Sei dentro la storia, reale come te stesso, sei circondato dai personaggi di cui hai sentito parlare, stai vivendo le loro stesse emozioni. Questa è la sensazione che un libro dovrebbe dare. 


Questa è la sensazione che questo libro mi ha dato. Ma solo in parte. Tuttavia al di là dei difetti e delle aspettative, mi ha soddisfatto. Non c'è niente di meglio che dedicarsi a letture del genere durante il periodo estivo: niente di troppo pesante o che richieda un eccessivo sforzo intellettuale, nessuna metafora da cogliere tra le righe, solo una storia immediata che sia semplice ma magica e sorprendente allo stesso tempo. E questa è assolutamente una storia capace di ammaliare, sedurre e conquistare il lettore. 
Il romanzo si presenta originale e geniale già nella sua impostazione: i capitoli sono accompagnati da una serie di foto (ho scoperto solo successivamente che sono foto reali conservate da una serie di collezionisti) che, oltre a incentivare e indirizzare l'immaginazione, sembrano dare un tocco di autenticità, come se ci trovassimo di fronte non a un romanzo ma a qualcosa di documentato e reale, di cui esistono una serie di prove a dimostrazione della sua esistenza. La stessa storia, raccontata con uno stile fluido e semplice, l'ho trovata originale e ben strutturata senza cadere troppo nell'infantilismo o nel banale. Grande merito dell'autore, riuscire a raccontare in maniera diversa elementi trattati e ritrattati in letteratura: poteri speciali, lotta tra bene e male, avventure e verità di cui è protagonista un ragazzo, prescelti e misteri. La storia racconta di Jacob, un ragazzo come tanti, che è cresciuto, instaurando un legame profondo e difficile da sradicare, con le storie del nonno, racconti fantastici riguardo la sua vita passata che travalicavano nell'assurdo e nell'impossibile. Se da bambini si crede a gnomi e fate, col passare del tempo, ci si accorge che quelle rimangono soltanto favole e che la verità è fatta di un'altra pasta completamente. Solo crescendo, Jacob impara come tutte quelle avventure del nonno in realtà non erano mai avvenute, bensì era un modo per addolcire, o convincersi che fosse andata diversamente, un passato burrascoso e tormentato dovuto a una delle ere più cruente della storia umana, la seconda guerra mondiale. I suoi mostri non erano altro che i nazisti, le sue avventure non erano altre che favole, i suoi amici solo esseri immaginari che non aveva mai incontrato. Un meccanismo psichico di difesa dunque? Il mito del nonno presto decade, viene scacciato dal suo piedistallo di idealizzazione. Jacob avrebbe voluto continuare a credergli ma crescere ha un prezzo. La morte del nonno rappresenterà uno spartiacque, come dice lo stesso protagonista, un confine tra il Prima e il Dopo. Un Prima fatto di abitudini monotone ma pur sempre tranquille, un Dopo freddo come la verità di cui si farà carico. Le storie del nonno forse erano davvero reali? Quelle foto ritraevano bambini veramente esistiti? Non era finzione? Perchè nessuno, lui per primo, era riuscito a prenderlo sul serio? Forse i mostri esistono, forse Miss Peregrine, la tutrice di un orfanotrofio, non è frutto della sua immaginazione. Seguendo la scia che il nonno gli lascerà, Jacob scoprirà la via di accesso a un mondo complementare ma con delle leggi completamente sovvertite, un mondo dove il tempo non passa mai, dove tutto è uguale a come lo aveva descritto, dove i bambini Speciali vengono protetti da Miss Peregrine, in maniera eccessiva come se li tenesse in una bolla di sapone, ma con uno spirito degno di essere definito materno. 
Chi sono? Umani con delle abilità sorprendenti, fuori dal comune, fuori dal normale: c'è chi è invisibile, chi solleva massi enormi, chi crea il fuoco dalle mani, chi è in grado di ridare la vita usando piccoli cuori, chi può trasformarsi in uccello. E quella è l'isola dove Miss Peregrine li accudisce e protegge. E Jacob? Quante verità lo aspettano durante il cammino, quanto sarà stravolta la vita che fino a quel momento conosceva. Come suo nonno, egli avrà un dono speciale: sarà in grado di vedere i mostri mentre agli altri è concesso di percepirne solo le ombre. Quale è il suo ruolo? Proteggere i bambini Speciali? E chi sono questi mostri definiti Vacui e Spettri? Quale è il loro scopo? Amicizia, amore, coraggio, magia, avventure straordinarie. 
Come avrete ben capito, il romanzo mi è piaciuto nel complesso, tuttavia non me la sento di dare il massimo dei voti per qualche pecca che spero possa scomparire nel secondo volume: 

  • non ho apprezzato la storia d'amore che risulta essere a tratti inquietante se non incestuosa (ma che diavolo di storia d'amore è? Si tratta pur sempre di una vecchia accidenti! Sotto il viso lucido e stirato c'è una anziana signora che potrebbe essere tua nonna! Forse non era proprio necessario inserire questo elemento)
  •  avrei preferito qualche momento di azione e suspense più vivido ma probabilmente, come in molti altri casi, il primo volume serve a spianare il terreno quindi.. che il secondo ci attenda! 
  • a tratti troppo lento, troppo descrittivo, avrei voluto che la storia prendesse una piega più dinamica!
In attesa di leggere il secondo, vi lascio il trailer del film di Tim Burton **







VOTO:


Voi lo avete letto? Che ne pensate?



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2 commenti:

  1. Wow ho letto recensioni che davano questo libro come un "capolavoro" indiscusso! Devo ancora leggerlo non so se arrivero' a farlo prima dell'uscita del film ma comunque il film lo vedro' di sicuro in anteprima perche' tim e' tim e non si discute! Ad ogni modo, spero di leggere prima il libro per farmi un'idea personale ^_^ grazie per questa bella recensione!

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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